Raccolta di carnevale

Di Giulio

Onoro la festa del carnevale proponendo questa poesia di Gabriele D’annunzio

Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.

E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.

Beve, beve all’improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.

Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.

Di Ale

LA FESTA

La festa di carnevale è stata bella da morire, e nulla da eccepire
Ottima per volersi divertire, e non v’era nulla da irretire,
con anche una base musicale, alla qual direi “niente male”
e poi nel mentre canti e balli, e ne contesto belli dalla valenza di “coralli”,
e la gente s’è proprio divertita, per una festa di fatto sancita, e ben riuscita,
con le chiacchiere che l’han resa gustosa, e dalla bontà clamorosa,
che ha calamitato l’attenzion della gente, per un frangente, del tutto divertente,
acclamato dalle persone, avide di giornate, di passione,
e non immune a qualcosa fuori dal comune

Di Serena

CORIANDOLISSIMEVOLMENTE

Si è svolto venerdì scorso, 24 febbr. dentro e fuori dal bar/tisaneria al mattino prima del pranzo regolare cioè senza sconti alimentari nonostante le abbondanti chiacchiere, tortelli e bibite per tutti. E’ stato a tema libero, ciascuno ha vestito come voleva, generalmente solo con sgargianti parrucche e c’è stato Giorgio ns. segretario di redazione del giornale come DJ con l’aiuto tecnico di suo padre per la buona riuscita della festa. Io ho ballato come tutti con musica altissima a manetta soprattutto rock anni 80 e 90 ma non è sempre andata bene perché ci sono stati anche molti balli di gruppo ed io a volte mi sono sentita un po’ “inadeguata” perché troppo “manico di scopa” anche se so che non è così perché purtroppo involontariamente si fanno dei confronti con persone sempre più agili di me chiaramente perché non spastiche, soprattutto le ns. operatici Cecilia, Monica, Emanuela e Gabriella. Mi sono vestita da Sagittario, mio segno zodiacale essendo nata il 25/11/70. Avevo le mie bacchette rivestite di carta pesta marrone e degli zoccoli di cartoncino nero; tra l’altro portavo anche l’arco e tre frecce a tracolla ed una coda sempre di cartapesta marrone.
Devo confessare che come Sagittario/arciere mi sono sentita “una frana” perché non so usare l’arco e le frecce e purtroppo ovviamente non galoppo come un cavallo e non sono, per usare un nome indiano Sioux, una “nube che corre”. Comunque, mi sono divertita tantissimo perché eravamo tra molti amici che conosco ormai da tanto. Mi sono vestita da Sagittario perché il tema del Carnevale ambrosiano quest’anno erano i segni zodiacali. Infatti, poi ho re indossato il costume da Sagittario anche sab. 25 febbr. sabato grasso ambrosiano quando c’è stato un carro/trattore addobbato che ha girato per il nostro paese Usmate/Velate con tante persone sopra tutte vestite a festa anche se devo dire non a tema zodiacale perché tutti erano vestiti come volevano a tema libero anche se il tema del Carnevale in diocesi in realtà era “Big Face”, “Faccioni, Grandi Maschere Colorate e Truccate”. Comunque, anche lì mi sono divertita moltissimo: ho ballato ancora con musica rock ad altissimo volume ed abbiamo anche visto varie esibizioni di danza hip hop di bambini ed adulti organizzate da associazioni dei paesi vicini (Arcore e Lesmo), il tutto condito con un’abbondante dose di coriandoli e stelle filanti: infatti guarda caso la festa nel ns. oratorio di Usmate/Velate è stata chiamata “Coriandolissimi”.
Io ci sono andata anche con mia mamma ed abbiamo comprato tantissime frittelle e tortelli spendendo un bel po’ ma ovviamente ne è valsa tantissimo la pena perché era tutto buonissimo. Morale della favola: tutti pensano che il Carnevale sia solo una cosa “da bambini” o “da oratorio” ma non da adulti ma io e mia mamma il 25 febbr. ci siamo ricredute perché è stato divertentissimo; anche se Milano/Monza Brianza non è una “città simbolo” del Carnevale come possono esserlo Venezia (sfilata delle maschere in gondola sul Canal Grande), Viareggio (satira politica), Putignano a Mare in Puglia, Ivrea (battaglia delle arance) o ovviamente Rio de Janeiro in Brasile ma non solo Rio che è il più famoso Carnevale del mondo. In Brasile il Carnevale è una vera e propria “istituzione” e si svolge in tutto il paese per quattro giornate intere quattro giorni prima dell’inizio della Quaresima, il Mercoledì delle Ceneri secondo il Carnevale Romano che finisce il giorno precedente, Martedì Grasso a mezzanotte precisa. Infatti, tutto il resto del mondo è di rito romano e solo Milano è di rito ambrosiano e perciò finisce il Carnevale sabato grasso, quest’anno sab. 25/2. Infatti, quella sera, tutti in famiglia, mio padre compreso, abbiamo guardato le sfilate delle scuole di Samba di Rio e non solo, di tutto il Brasile via PC su Internet e You Tube. Per ballare come i protagonisti al Sambodromo che sono i più bravi ballerini del mondo bisogna avere una resistenza ed un senso del ritmo pazzeschi anche se i carri giganteschi e splendidamente addobbati sfilano piano, perché il tutto è scandito da centinaia di percussioni. Nessuno di noi ovviamente ce l’ha ma anche solo guardarli merita veramente molto per cui ragazzi vi raccomando caldamente: se ne avete la possibilità fatelo anche solo da remoto; è un’esperienza unica, incredibile e trascinante che “distacca” proprio dal mondo “normale”!

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