Volontari e ospiti collaborano nel laboratorio del centro diurno alla realizzazione di “mascherine”
Tutto è nato il 12 marzo nello studio grafico del Sig Luca Villa, coordinatore della Protezione Civile di Monza
Da una chiacchierata con il Dott. Cambiaghi, anche lui appartenente alla Protezione Civile, nucleo Campo Volo di Cogliate, è emerso che in AS.Fra c’è un centro Diurno momentaneamente chiuso con annesso un laboratorio disponibile. Al dott. Cambiaghi si è accesa così una lampadina: perché non venite a fare le protezioni viso da noi, considerando che il laboratorio è vuoto? Naturalmente dobbiamo chiedere anche alla Dott.ssa Puccio Cecilia che da Gennaio è la nuova coordinatrice del Centro Diurno.
Cosa ha pensato quando le è stata proposta questa idea di mettere a disposizione il suo Laboratorio?
Naturalmente sono stata subito contenta, soprattutto perché ci tenevo che i nostri ragazzi impegnassero il loro tempo aiutando così gli altri volontari.
Così il 17 marzo 2020 la Protezione Civile ha cominciato il tutto finendo il 30 aprile, producendo 155.563 dispositivi di protezione viso. Complessivamente, hanno lavorato su 21 postazioni 426 volontari provenienti da ogni parte della zona: Protezione Civile Monza e Brianza; Croce Rossa di Villasanta, Paderno Dugnano, Desio e Voghera. All’interno del laboratorio hanno collaborato alcuni ospiti di Casa Iris, Casa San Paolo e Centro Diurno che, come dice Luca Villa con orgoglio, hanno lavorato impeccabilmente e con grande professionalità. Ho intervistato due ospiti che hanno collaborato volontariamente.
Sonia, come ti ha accolto la Protezione Civile?
Come una di loro…
Cosa ti porti dentro da questa esperienza?
Una bellissima sensazione che mi ha arricchito interiormente e ti ha fatto sentire importante in questo mondo di COVID19 (per me, ogni proteggi viso che creavo non era uno spassa tempo, ma una vita che proteggevo)
Quanto ti manca questa esperienza?
Mi manca molto anche se adesso sono tornata a casa mia, mi manca la sensazione della squadra.
Ripeteresti questa esperienza?
Sicuramente.
Alessandro, come ti ha accolto la Protezione Civile?
Come un fratello. Uno di loro, sono stati disponibili ad ogni mia richiesta biunivoca collaborazione
Cosa ti porti dentro da questa esperienza?
Mentre tutta la Lombardia si dimenava nella confusione più buia, per me è stato un periodo stupendo, mente leggera, e priva di ogni pensieri, grande orgoglio
Quanto i Manca questa esperienza?
Tantissimo mi ha fato ripiombare nella depressione più nera ed ombrosa
Ripeteresti questa esperienza?
Sicuramente
Il materiale per la produzione delle protezioni viso è stato regalato dalla ditta Cartline di Venezia mentre gli elastici sono stati acquistati con i soldi ricavati dalla beneficenza. E’ stata inoltre donata una macchina per piegare le protezioni viso che ha permesso di dimezzare i tempi di produzione. Molte protezioni viso sono state distribuite dagli stessi volontari al domicilio di chi ne faceva richiesta utilizzando un numero dedicato. Infatti molte persone non riuscendo a reperire le Protezioni viso in farmacia si sono rivolte alla Protezione Civile indicando di quante avevano esattamente bisogno. Ogni settimana, inoltre, 50 protezioni sono state messe a disposizione di ciascuna nostra Comunità.
Luca Villa è stato invitato anche al carcere di Monza ed ha parlato con la dr.ssa Pitagnello a cui ha mostrato come si piegassero le protezioni viso in modo che i detenuti potessero imparare a farlo e collaborare così alla loro produzione internamente al carcere.
Le protezioni viso sono state così distribuite: 1.500 al battaglione Carabinieri Milano 1.000 ai Carabinieri di Monza
1.000 alla Guardia di Finanza. 1.500 alla Polizia di stato di Monza 1500 alla Polizia Locale di Monza 1500 ai Vigili del Fuoco. I giorni lavorativi sono stati 35 per un totale di 3.688 ore.
Alla domanda se continueranno il lavoro altrove, la risposta è stata no, perché il 4 maggio molte fabbriche riapriranno e quindi i volontari dovranno tornare al lavoro. Lo stesso Luca Villa riaprirà la sua azienda.
La nota negativa di questa esperienza è che ci sono state due denunce. La prima dal Comune di Monza che li ha accusati di produrre le protezioni viso abusivamente ed ha segnalato la cosa alla Regione Lombardia. La seconda denuncia, per lo stesso motivo, è stata anonima.
Il bilancio di questa esperienza è comunque molto positivo, tutti i volontari si sono trovati molto bene ed hanno poi particolarmente apprezzato la mensa messa a loro disposizione. L’impressione che i volontari hanno avuto dell’AS.FRA è stata quello di un luogo pulito, ordinato ed accogliente.
Il bagaglio che porteranno con loro è quello di una bellissima esperienza perché hanno conosciuto tanta gente perché aldilà del muro c’è gente normale