Di Ale
Madre mia
Madre mia mi scegliesti con papà come vostra compagnia,
e ne fruimmo poi in pace, allegria ed armonia,
tra il campo di calcio e la piscina, con te molto carina e madrina,
come una sorta di grande sorellina,
e dal cielo capì che eri buona come cioccolata,
e ovunque tu ti posa sei bella come una rosa,
e mi tenevi sulla pancia affinché io mi riposa ed una chiosa,
per intanto che papà è in paradiso trovi respiro è quindi una bella cosa,
e tu la sua stupenda sposa,
e con me paziente sempre e giammai assente e sempre onnipresente,
e madre mia, facciamoci compagnia in sintonia.
Prigionieri
“Prigionieri d’amore” e qual miglior assetto-affetto per una osmosi ad effetto.
Prigionieri sì, ma liberi d’amare e come ti piace fare “trasportato dalle onde del mare”,
e fiero d’elargir un sentimento vero ovvero ampio e pieno,
e nel suo regno d’infatuazione pregno – perfetto disegno,
dove le coccole lasciano il segno e dalla base c’è il vero impegno.
Inconfondibile segno di rispetto sotto allo stesso tetto,
e prigionieri d’amore come primaria condizione come abbuffata convinzione,
e non v’è raggio d’azione migliore di codesta condizione,
e prigionieri d’amore per nobiltà ed onore.
Il cuore
Mia madre è intelligente e sensibilmente ben presente,
ed ha un gran cuore che mi segue in ogni dove,
ed è anziana e sempre più mi ama,
laddove il mio sentimento ricava ed è tutto uno scambio di carinerie, le sue e le mie,
molto sentite e giammai svilite.
È veramente audace, il suo amar che mi piace e mi conquista, senza nessuna svista.
Lei è carina e la ami più di prima.
E beh, il suo cuore immenso dà a tutto un senso,
e senza mai da parte sua un pentimento,
se ne deduce che giammai è truce,
lei e il cuore ne è la luce, ed il suo cuore batte a tutte le ore.