Pensieri di Eloisa da “Il Gigante e la Bambina” di Lucio Dalla
Non scegliamo di chi innamorarci, è l’amore a scegliere noi. A noi non resta che seguirlo. L’amore sorge spontaneo, è l’emblema della inconsapevolezza, che è coraggio, mentre la coscienza può essere paura. Mi chiedo come facciano i bambini ad attraversare la paura guidati dall’inconsapevolezza. Dice Paolo Cohelo: “il coraggio è la paura che dice le orazioni”.
Il gigante e la bambina sotto il sole contro il vento in un giorno senza tempo camminavano tra i sassi camminavano tra i sassi camminavano tra i sassi il gigante è un giardiniere la bambina è come un fiore che gli stringe forte il cuore con le tenere radici con le tenere radici con le tenere radici e la mano del gigante su quel petto di creatura scioglie tutta la paura è un rifugio di speranza è un rifugio di speranza è un rifugio di speranza del gigante e la bambina si è saputo nel villaggio e la rabbia dà il coraggio di salire fino al bosco di salire fino al bosco di salire fino al bosco il gigante e la bambina li han trovati addormentati falco e passero abbracciati come figli del signore come figli del signore come figli del signore [Versione originale] il gigante adesso è in piedi con la sua spada d'amore e piangendo taglia il fiore prima che sia calpestato prima che sia calpestato prima che sia calpestato [Versione censurata] ma nessuno può svegliarli da quel sonno tanto lieve il gigante è una montagna la bambina adesso è neve. camminavano tra i sassi sotto il sole contro il vento in un giorno senza tempo il gigante e la bambina il gigante e la bambina il gigante e la bambina il gigante e la bambina il gigante e la bambina il gigante e la bambina il gigante e la bambina il gigante e la bambina