di EDO
Il conflitto tra Russia e Ucraina innescato da Putin ci ha reso consapevoli che qualcosa dovrà cambiare all’interno dello scacchiere geopolitico mondiale.
Nel breve termine le conseguenze si faranno sentire in ambito di approvvigionamento del gas, che dalla Russia giunge in Europa continentale. E’ una problematica alla quale l’Italia assiste con una certa apprensione e attenzione.
Inevitabilmente una delle scelte sensate, non solo a livello italiano ma di tutta l’Europa, dovrebbe comportare un’accelerazione verso una transizione ecologica, ovvero verso la tanto agognata “svolta green”, al fine di giungere nel più breve tempo possibile a un utilizzo sempre più massiccio delle energie rinnovabili.
Sta di fatto che nell’immediato presente i paesi europei hanno ancora una grande necessità di importare il gas dalla Russia di Putin. Sembrano non esserci alternative alla dipendenza dell’Italia e degli altri paesi dal gas russo; infatti, allo stato attuale, il colosso statale russo Gazprom esporta circa il 40% del fabbisogno complessivo di gas degli stati europei.