A cura della redazione del Centro Diurno
Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna. E non bastasse questo, inchinatevi ogni volta che vi guarda l’anima,
perché Lei la sa vedere,
perché Lei sa farla cantare.(W. Shakespeare)
Da questa frase siamo partiti quando abbiamo deciso di riflettere sulla violenza sulle donne.
I fatti di cronaca sono noti a tutti, ma c’è un’altra violenza, meno appariscente ma ugualmente devastante: è la violenza psicologica. La violenza psicologica devasta l’animo, perché distrugge l’autostima. E la mancanza di autostima è invalidante. È una prigione dalla quale diventa difficile uscire e ciò non avviene mai del tutto, incapaci come siamo di agire e di reagire, perché convinti di non valere niente. E poi ci sono i figli: spesso si sopporta per una falsa idea di fare il bene loro. Ma non è così. La rinascita è possibile a cominciare dal volersi un po’ più bene. Voler bene a se stesse è il modo migliore per fare stare bene anche chi ci sta vicino. La mamme dei maschi hanno la grande responsabilità di insegnare ai figli il rispetto e le mamme delle femmine quella di insegnare alle figlie l’autodeterminazione. Non solo una donna, ma qualunque individuo, in qualunque circostanza, ha il diritto di dire NO!



