di Kikka
Scrive una lettera Kikka. Una lettera dolce, piena di ricordi e di dolcezza. Ricordi passati, quando la sua bambina era piccola, evocano un po’ di nostalgia… ma è una lettera speciale, perché la sua bambina non c’è più e quei natali sono quelli che la sua mamma avrebbe voluto passare con lei, ma non ha potuto farlo.
“Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ …“
Questo è l’inizio di una canzone di Lucio Dalla, “L’anno che verrà”, del 1979
Io non scrivo a un amico, ma a te, piccola grande donna.
Figlia mia, questo 2020 è stato micidiale. Il COVID ha messo in ginocchio il mondo intero, non si è salvato nessuno, anche papà l’ha preso ricordi? Come eravamo preoccupate, non facevano entrare nessuno! Aspettavamo il medico per il bollettino, abbiamo pianto tanto ma ci siamo fatte forza l’uno con l’altra, perché in cuor nostro sapevamo che quello sarebbe stato solo un brutto ricordo. Per fortuna siamo qui a raccontarlo, quindi è andato tutto bene, ora è qui accanto a me che prepara l’albero di Natale come facevano noi tre insieme, ricordi come era schematico e noioso? anche quest’anno è così , non ti sei persa niente… ricordi anche che quando avevamo finito ti prendeva sulle spalle e tu mettevi il puntale? Tu gridavi “sempre più su”, allora papà saliva sulla sedia e io avevo paura che cadeste… mamma mia, quante ne avete combinate tu e tuo padre… erano bei tempi, la testa libera da ogni brutto pensiero… Mi mancano, mi manca la tua poesia del Natale che recitavi salendo sedia, sapendo che poi noi, i nonni e gli zii ti avrebbero dato il soldino e tu l’avresti messo nel maialino che dicevi assomigliare alla nonna Antonietta. Aspettavamo il 24 notte per mettere Gesù bambino nella grotta e poi aprire i regali e tu ti addormentavi stremata in braccio al papà. Sempre per il COVID non possiamo vederci amore mio, il primo Natale senza di te, non mi sembra Natale. Non sai quanto mi mancherai, mi manchi già adesso. Con chi apriremo i regali? Ricordi che puntualmente non sapevamo che cosa regalare a papà e riciclavamo i regali brutti dei nonni? Tu, birichina, avevi già le idee chiare e guai se Babbo Natale avesse sbagliato! Bella che eri, la tua ingenuità era dolcissima, sapessi quante risate ci siamo fatte io e papà: eri buffa ma determinata proprio come lo sei oggi… Il mese prossimo farai 21 anni: spero sia finita la clausura forzata, così ti abbraccerò finalmente e potremo addormentarci nel lettone per parlare per ore e mandare papà nella tua camera. Ti farò una torta bellissima piena di roselline colorate e tanti palloncini rosa che svolazzano, perché ti stai facendo grande ma sei sempre la principessa di casa. Cuore mio, giorni fa ho fatto 45 anni, realizzata perché ho te che sei il mio orgoglio e il regalo più bello che Dio potesse farmi! Mi sento un po’ vecchia, ma tranquilla: potrai venire da mamma e papà anche quando avranno 90 anni e saranno pieni di acciacchi con capelli grigi, noi saremo lì con te a supportare e sopportare e magari ci sarà qualche nipotino che ci corre per tutta casa come facevi tu. Come abbiamo amato te ameremo loro.
L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa è la novità…
Auguri di buone feste
Ti amo la tua mamma!
Per prima cosa dico che Kikka è stata fantastica. Non credo sia stato facile per lei scrivere questa lettera, la ringrazio di averlo fatto per noi. Hai scritto davvero come una mamma. Una mamma che ci teneva tanto.
Non ti dico in questo momento di lasciare andare i pensieri tristi, immagino quanto sia dura per te. Ma pian piano, cerca di tenere con te solo i ricordi belli. Tieni in mente le cose belle, perché sono quelle che ti fanno andare avanti. Io ho tanti ricordi di quando ero bambino, Avevo un’energia che ogni giorno mi faceva alzare e pensare che avrei spaccato il mondo. Quel bambino c’è ancora e forse adesso il mio obiettivo è cercare un equilibrio tra lui e l’uomo che sono. Per ogni bambino Babbo Natale esiste. Che cosa è adesso nella mia vita, chi è? Io credo che sia bello essere un bambino perché quando guardi il cielo non pensi a una brutta giornata, pensi di essere un astronauta, una barbie, un eroe. Da bambino rinasci ogni mattina. Io sono qui per rinascere ad una nuova mattina
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Valeria: non ho bei ricordi del Natale. Non ho mai respirato aria di festa. In futuro per me, per la famiglia che avrò vorrei che il Natale fosse davvero la rinascita. La rinascita del Signore, anche adesso lo prego molto affinché ci faccia rinascere, quest’anno in particolare. Dalla rinascita può partire tutto. C’è dentro di noi il “fanciullino”, come diceva Pascoli. E’ lui che prega per me.
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Anche io ho perso una figlia so che significa basta feste basta compleanni basta ridere basta vivere
Un figlio non dovrebbe mai sopravvivere alla morte di un figlio. Kikka tu che sei forte lotta per tutte noi per il nostro dolore
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Ciao Marianna, io non mi sento forte non faccio altro che sopravvivere
Mi dicono che la vita va avanti
Grazie Ciao
Kikka
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Ciao Kikka, io sono un padre che come te ha perso la sua bambina
Vorrei che tu scrivessi qualcosa di dolce anche da parte di noi papà
Grazie Nicolas
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