Massimo Recalcati ci parla dell’amore, dicendo che questo tema, quello dell’amore, può essere introdotto dentro la figura di Cristo nell’orto dei Getsemani.
La solitudine estrema di Gesù e il bacio di Giuda che è protagonista pongono degli interrogativi.
L’amore è necessariamente di tipo narcisistico, o sempre per l’altro, altruistico? L’amore è sempre per l’altro.
L’amore per Freud è l’immagine per noi stessi, dove amo attraverso di te e vedo l’immagine di me stesso (attraverso di te). L’amore si consuma così tra gli specchi, sempre dell’Io.
Invece esiste l’amore per l’altro: un esempio è nella notte dei Getsemani.
Un uomo, figlio di Dio, avremo abbandonato e tradito, obbligato e costretto a confrontarsi con se stesso.
Il punto più alto del sacrificio di Gesù è nel cuore della notte. Lui si sacrifica per salvarci dai nostri peccati.
L’amore è sacrificio?
Non è sacrificio, ma oltrepassa ogni sistema sacrificale. Egli no si sta sacrificando, ma sta semplicemente e radicalmente amando.
L’amore non può essere sacrificale, ma Gesù offre la vita (nessuno gliela toglie), la sua vita per amore.
L’AMORE QUANTICO
Se paragoniamo una cellula epiteliale e l’immagine di una massa di galassie, di una stella supernova, troviamo che le immagini sono simili.
L’occhio umano ha la stessa forma di una nebulosa. Il poeta latino Livio dice che “l’amore è ovunque”. La scienza, la biologia, la medicina mostrano delle risposte all’infinitamente grande e all’infinitamente piccolo, poiché essi sono simili. Ciò che regge questo rapporto si chiama amore. Il campo elettromagnetico cardiaco ha la stessa forma del campo magnetico terrestre e del sole. “Il sole è il mio cuore, Il cuore è il sole che abbiamo dentro”
La stessa forma si trova nell’infinitamente grande e nell’infinitamente piccolo. I fisici hanno dimostrato tutto ciò.
Enrica Poli, Amore quantico, in “Beautuful Day”, 2017
Patrizia